Arti Varie
Lo stencil ...
una tecnica moderna
che sa di antico
Introduzione Un po' di storia
Materiali Tecnica Lavori
altre immagini nella sezione lavori con la stoffa
Introduzione
E’ una tecnica che
conquista per la sua semplicità e il gusto delle decorazioni dalle sfumature di
solito soft.
Poche tecniche come
questa, a mio parere, possono rappresentare lo stile di vita moderno ma, allo
stesso tempo ci riportano indietro nei secoli.
Per esempio a quando non esisteva la carta da parati e nelle dimore dei ricchi i muri diventavano quasi un completamento della tappezzeria grazie a quei disegni che ne riprendevano i colori e il motivo.
Ma lo stencil è un
"segno dei tempi" perché consente di decorare praticamente tutto in
poco tempo e con risultati controllabili.
Anche qui siamo di fronte
ad una riscoperta, di pari passo con la tecnica e il mondo del patchwork con cui
scambia i disegni.
Molte le riviste e i libri in commercio, tutti interessanti. Ma non vi ho detto l'origine del termine! Deriva dal francese "estencler" che a sua volta deriva dal latino "scintilla".
Un
po' di storia
Pare che fin dalla
preistoria gli uomini usassero gli stencil per decorare le caverne (ma forse la
mascherina aveva un altro nome...). Le origini ufficiali si considerano quelle
cinesi, già nel 3000 a.C. Emigrò in Giappone e di qui in India, Persia e
finalmente, attorno al sesto secolo d.C. in Europa, grazie al commercio.
In Italia i pittori li utilizzavano come base per affreschi; in Francia, nel Medioevo, per decorare carte da gioco, libri e tessuti. Le prime carte da parati furono realizzate con tale tecnica da un certo Jean Papillon.
Ma la vera culla dello stencil è il Nord Europa in cui è diventato una vera e propria arte. Da qui all'America il passo è breve e alla fine dell'800 questa diventa la seconda patria.
Gli americani lo usavano per decorare tutto. Il culmine si raggiunse con Louis Comfort Tiffany che lo usò per decorare oggetti in vetro che, grazie al figlio del più famoso gioielliere di New York, divennero straordinarie opere dell'affascinante Art Nouveau.
Il periodo della seconda guerra mondiale vede la tecnica dello stencil in declino, ma già una ventina d'anni dopo riprese fulgore. Da allora ogni anno se ne parla di più fino all'ultima riscoperta degli anni '90.
( tratto da "le idee di casamia" -giugno 1997 pagg. 52-56)
Materiali
ed attrezzatura
Dato che si può utilizzare per
svariate superfici, i materiali cambiano. Possiamo però considerare:
Consigli
tecnici
Lavorando soprattutto con i ragazzi
di 11-14 anni mi sono resa conto che è piuttosto facile ottenere buoni
risultati se si conoscono bene i materiali!
Si possono ottenere due tipi di effetto: sfumato e compatto.
Quello che ha più successo è in
genere la tecnica ricca di sfumature e si ottiene con l’aiuto del pennello, di
poco colore e di un po’ d’esperienza.
Il pennello fa dosare molto
facilmente il colore, addirittura si possono sovrapporre più colori in tempi
diversi, se si è bravi.
E’ possibile elaborare disegni
con più colori e si deve agire come le macchine per stampare la stoffa: si
inizia dal colore più chiaro per arrivare al colore più scuro rispettando i
tempi di asciugatura.
I più appassionati faranno bene a
fornirsi di un pennello per ogni colore e dovranno curarne molto " l’igiene".
Attenzione: il pennello impiega molto tempo ad asciugare per cui possono
succedere molti guai.
Anche lo stencil va lavato e asciugato con cura, riponendolo in piano. Sostituitelo appena mostra segni di cedimento!
Bisogna scegliere un lato da cui far partire l’effetto - luce.
L’uso della spugna richiede una mano molto esperta perché è facilissimo sbagliare dato che è complicato controllare la quantità di colore.
All’inizio è più facile che si ottenga l’effetto compatto, per motivi comprensibili.
Lo stencil non ci salva se il
colore è troppo: il disegno non mantiene più i suoi bordi e va rifatto o il
manufatto va buttato via . Eccezionalmente i bordi possono essere ritoccati con
un pennello sottilissimo.
L’effetto migliora utilizzando
colori puri, mescolandoli perdono infatti luminosità.
pittura su canovaccio di cotone (Maria Rita)
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